Il valore di una persona dipende dal numero di cose delle quali si vergogna.
George Bernard Shaw
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La diseducazione al web interattivo, ha portato allo sfascio i migliori principi, per portare alla luce i peggiori personaggi a trasformare le assurdità in “leggi morali” molto discutibili ma troppo spesso valorizzate dalla massa, non comprendendo a fondo i danni irreparabili che causano all’interno della società e creando l’anarchia dei valori.
I genitori hanno subìto un’evoluzione che non fa loro onore, sono passati da rigidi e intransigenti a permissivi, da genitori ombrello, a veri e propri genitori “social”, quest’ultima categoria di genitori di cui i casi più noti risaltati alle cronache si possono così riassumere:
-La lettera virale su Facebook del padre alla scuola, in cui è orgoglioso di non aver fatto fare i compiti delle vacanze al figlio, perché il figlio ha vissuto altre esperienze altrettanto formative.
-La madre che ha postato il video mentre rasa a zero la figlia per aver insultato una compagna malata di cancro.
-Il padre che filma i figli felici per aver ricevuto delle bambole perché la felicità dei figli viene prima di tutto.
-La madre che posta le foto della figlia di qualche mese, truccata come se avesse 30 anni.
Di questi esempi di genitorialità ne vediamo spesso, anche se non sempre risaltano all’attenzione della massa, eppure ne siamo circondati costantemente, a volte ci sembra perfino che queste situazioni siano normali, perché purtroppo i media stanno banalizzando certe gravità di comportamento, facendo perdere dei punti di riferimento basilari. Eppure, basterebbe staccarsi un momento dai luoghi comuni per osservare con occhio critico, quanto la società stia degenerando a causa dei pochi che non hanno valori, ma che pretendono di insegnarli agli altri.
Sarebbe consigliabile tornare al buon vecchio metodo di pensare con la propria testa, perché se ci pensiamo bene, quel padre sta insegnando al figlio a non portare a termine i propri impegni, e a pensare che non è possibile fare più cose insieme, sta insegnando al figlio a limitarsi scegliendo una sola cosa da fare, così non lo aiuta a svilupparsi ne a perfezionarsi sia nei compiti che nella vita.
Mentre la madre a quella figlia sta insegnando solo che l’umiliazione pubblica é un metodo punitivo, ma non insegna nulla di positivo ne tanto meno la figlia ne capirà davvero il significato, sarebbe stato più educativo portare la figlia a fare volontariato con i malati di cancro per farle toccare con mano le sofferenze altrui.
Il padre che, filma i figli felici per le bambole, e poi con loro non gioca mai, quella sarebbe stata la felicità per cui battersi. Ecc.
Non fatevi ingannare dalle apparenze, pensate con la vostra testa, sempre!