I media propongono modelli e stili di vita, e la loro influenza è direttamente proporzionale al contesto in cui vivi. Più il contesto è povero di valori e di stimoli, più grande è l\’influenza del modello mediatico.
Milena Gabanelli
Social #Educazione #Digitale #Internet #Follow #PixClick
Non so se vi è mai capitato di fare un salto nel passato e ripensare ai tempi in cui internet era un posto da scoprire, di quelli che pochi conoscevano e su cui man mano nel tempo tutti approcciandoci avevamo timore nel mostrarci, poco prima di Facebook c’era Myspace che era più o meno il Facebook di adesso, con la differenza che non avevamo chissà quanti contatti, ma solamente le persone più vicine a noi, i nostri amici della realtà, quelli con cui si usciva e a cui confidavamo i nostri timori e i nostri segreti, ancora ricordo perfettamente come ogni volta che volevo pubblicare una foto su Myspace avevo mille perplessità, si aveva ancora una sana concezione della riservatezza, e la padronanza del fatto che i miei dati personali potessero finire in mani sconosciute, se facevo dei video in cui suonavo ad esempio, pensavo bene di non inquadrare la faccia, e addirittura aggiungevo effetti di copertura per non rendermi riconoscibile, non per chissà che, bensì il tutto accadeva per tutelare la mia privacy.
Oggi dopo molti anni, nonostante le accurate precauzioni, con impostazioni specifiche, Facebook è il primo posto dove andiamo a guardare quando cerchiamo delle informazioni sulle persone. Il punto è, quanto un social network, ti fa conoscere davvero quello che è una persona nella sua globalità?
Per niente, risponderei io, in realtà, quando ci proiettiamo nel mondo virtuale ci sentiamo confidenti con questo, e pensiamo di poterci esprimere liberamente, ma oltre ad esserci delle barriere fisiche importanti con gli altri utenti, non sempre ciò che manifestiamo sul web viene compreso appieno,ma fenomeno emergente in forte aumento è quello che qualunque cosa pubblichiamoci sarà sempre qualcuno che se ne sente protagonista, spesso in modo negativo,così da attuare una dinamica che come il domino, fa susseguire una serie di comportamenti nel reale, dal risvolto spesso anche tragico.
Ecco il motivo per il quale io non credo al fatto che internet sia un qualcosa di separato dalla realtà, bensì è una realtà alterata che bisognerebbe imparare a gestire in modo sicuro,perché la mancanza del face to face, porta alle interpretazioni più svariate da parte degli altri.
Prova ne è che sempre più spesso le persone tra loro più vicine si allontanano o si evitano sui social, le più lontane invece diventano confidenti di un intimo che è solo nostro, e che a volte mostriamo agli altri in buona fede, nella speranza che ci comprendano, ma spesso invece accade il contrario, veniamo isolati, sono molti i fattori che influenzano queste dinamiche e spesso sono quasi tutte di origine psicologica, il punto è però che nella vita reale ne risentiamo fortemente di ciò, anche perché siamo portati a trasferire la nostra vita sul web, quindi discostiamoci un attimo da quelli che sono i soliti trend moderni, osserviamo con occhio critico il web, cerchiamo di usarlo in modo sano, e di vederlo come un posto in cui si, è pieno di persone, ma è un posto in cui nessuno ti conosce, ne ti conoscerà mai davvero.
Evitiamo insomma di andare dallo psicologo per un “mi piace” non ricevuto. E cominciamo a vivere la vita in tutte quelle realtà che internet ci ha tolto, e di cui ci siamo spesso domandati, ma prima di internet, cosa facevamo?