Il tempo non va misurato in ore e minuti, ma in trasformazioni.
Fabrizio Caramagna
#Tempo #Internet #Follow #PixClick
Che ruolo ha il tempo vissuto nella virtualità?
Sicuramente è un tempo differente, un tempo che definirei statico, noi lo viviamo come un tempo di ricerca di informazioni, un tempo di svago, un tempo di apprendimento, e spesso anche come una perdita di tempo, o un modo per passare il proprio tempo.
L’informazione che stagna e ristagna sui server anch’essa ha un tempo, ma probabilmente è un tempo differente, un tempo che potrebbe anche essere infinito, in quanto la stessa informazione viene ricreata, riportata e ripetuta molteplici volte, con differenti mutazioni, inclinazioni e declinazioni.
La temporalità delle macchine è dunque differente, è pressoché statica e infinita, e l’essere umano forse in qualche modo ha a che fare con una macchina del tempo digitale e virtuale.
Perché una volta imbevuta la virtualità della rete, ognuno di noi può in qualche modo viaggiare nel tempo, ossia ritrovare notizie di anni fa, messaggi di tempi differenti, materiali che riportano al passato e anche ipotesi che proiettano nel futuro.
Internet è una macchina del tempo, in quanto l’umanità ad oggi evolve e involve in esso con nozioni passate, presenti e future a cui tutte le stirpi umane possono accedere.